Dalla Francia invasa, con tutti i mezzi

Durante la guerra del 1870-1871, le notizie dovevano superare il blocco dei prussiani su Parigi. E spesso ci riuscirono, facendo leva sulla fantasia ma anche sulla temerarietà. Centoquarant’anni dopo ammiriamo quelle lettere spedite per pallone.

In aria, in acqua e…
I “ballons montés” sono dei classici della storia postale francese, tanto da dare il via ad una bibliografia specializzata. Hanno rappresentato il mezzo principale con cui, dalla Parigi assediata del 1870-1871, è stato possibile comunicare con l’esterno portando semplici messaggi, lettere, circolari, giornali. Delle 48 pagine a colori che compongono l’ultimo catalogo a prezzi netti di Zanaria, intitolato “Filatelia e storia postale, una sezione è dedicata a questa categoria. Dodici i documenti presenti, tra i quali uno si fa notare per più particolari. Non solo ha superato il blocco prussiano con il primo volo, quello del 23 settembre 1870, impiegando il pallone “Neptune” e portando ad Arcachon notizie dalla Parigi assediata, ma rappresenta, al tempo stesso, un “pli confié”, cioè una comunicazione non passata formalmente per il servizio postale cittadino, bensì consegnata dal mittente al coraggioso vettore.La valutazione degli specialisti si aggira sui 40mila euro; il prezzo di vendita è a richiesta. Una citazione nel nuovo catalogo spetta anche alle cosiddette “boules de Moulins”, un sistema pensato per le comunicazioni verso Parigi.
Le missive erano stipate in contenitori di zinco poi gettati nella Senna, sperando che la corrente li portasse nella capitale. Erano costruiti in modo tale da viaggiare sotto il pelo dell’acqua per non essere notati, ma se riuscirono ad evitare di essere intercettati dagli assedianti è vero anche che spesso finirono impantanati sul fondo del fiume; ecco perché il tentativo può considerarsi fallito. Sette furono i contenitori recuperati nel 1871 (ma solo dopo la riapertura della città), e ventiquattro quelli trovati successivamente, l’ultimo nel 1982! I plichi conservatisi finora risultano particolarmente apprezzati. Due, con tanto di indicazioni manoscritte per l’inusuale via, sono inserti nell’offerta Zanaria. Il primo  è partito da Saint-Père-en-Retz il 1° gennaio 1871 e porta il 20 centesimi “Bordeaux” insieme all’80 “Napoleone laureato”; è venduto a 2.750 euro. L’altro esemplare, inoltrato quattro giorni dopo, è affrancato con la tariffa da 1,00 franco, pagata attraverso un taglio da 20 e due da 40 della medesima serie, quella con l’imperatore. Una combinazione giudicata infrequente. Tra le proposte figura, inoltre, un “Papillon de Metz” risalente al 17 settembre 1870 ed offerto a 6mila euro, testimonianza dell’assedio organizzato davanti a tale centro prima di arrivare alla capitale.

Ulteriori esempi di questo interessantissimo periodo si trovano nel nostro stock on-line. Il catalogo, oltre al materiale estero comprende soprattutto Antichi Stati, Regno e le voci migliori di Repubblica, è in distribuzione gratuita presso il negozio di via Santa Margherita 6 a Milano.