Tutta l'area italiana all'incanto

Antichi Stati, Regno, Repubblica, Colonie e Possedimenti. E poi San Marino, Vaticano ed Emissioni Locali: il 5 maggio sul mercato l’intera area italiana per la seconda vendita all’incanto di Zanaria Aste. Non mancano, comunque, i lotti esteri, in particolare Francia e Svizzera…

Dai primi giorno ottocenteschi agli annullati napoletani
Appuntamento, con Zanaria Aste, il 5 maggio. Quest’anno la sede della seconda vendita all’encanto per la ditta milanese sarà in pieno centro a Milano, Palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti 2. Alle ore 17 il martello del battitore comincerà a battere i primi lotti, quest’anno numericamente superiori ai mille. Le aere di interesse abbraccerrano l’intera area italiana, in tutti i suoi aspetti: dagli Antichi Stati al Regno, dai pezzi migliori di Repubblica ai servizi, dalle Colonie ai Possedimenti. Senza trascurare San Marino, Vaticano, Smom e con una sezione dedicata agli altri paesi che privilegia Francia e Svizzera.
La prima parte della vendita propone un ampio assortimento delle voci più importanti. Qualche esempio può servire per avere un’idea degli esemplari. Come il 15 centesimi rosso di Lombardo-Veneto viaggiato da Vicenza a Venezia l’1 giugno 1850, quindi nel primo giorno d’uso: è il lotto 13 e parte da una cifra di 12.500 euro, mentre il catalogo Sassone lo prezza 57.500. Oppure il 30 centesimi “Mercurio” giallo chiaro dell’anno successivo: senza gomma, toccato in basso ma splendido, nel catalogo è alla posizione 64. Parte da 6.000 euro, sapendo che lo stesso mercuriale lo mette a 80.000. Una cinquantina i pezzi di Napoli con il caratteristico annullo ottocentesco a svolazzo, introdotto per arginare il fenomeno del riuso. Un settore specifico, per il quale non mancano gli amatori.
Tra le proposte più significative vi è il lotto 134, che offre il 2 grana con Vittorio Emanuele II ed il manuale in carattere “bastardo” impiegato a Dentecane (Avellino) il 27 giugno 1861. Il pregio è soprattutto per la tarda data d’impiego, tanto che l’insieme può essere valutato oltre i 20.000 euro. La base ammonta a 6.000. Anche per le Romagne compare un primo giorno. È il lotto 207 e riguarda l’1 baiocco dell’1 settembre 1859. Si trova al retro della missiva viaggiata tra Bologna e Budrio in quanto porto assegnato, cioè a carico del destinatario. Come perizia supera i 65.000 euro; inizierà la sua salita da 10.000.

Fogli interi, blocchi e… disegni
Ampia è la scelta relativa al Regno. Una “Floreale” del 1901 completa, integra e di ottima centratura, ad esempio, comincia da 4.000 euro come lotto 362, contro gli oltre 20.000 di catalogo. A 4.000 euro vi è anche un “Volta violetto” non linguellato, al numero 374 (Sassone: 11.250). Le voci migliori si trovano nei servizi. Spiccano due trittici “Volo di ritorno” illinguellati. Uno, il 380, è collegato al velivolo di Luigi Questa; l’altro, il 381, a quello di Vincenzo Biani. Il primo parte da 19.000 euro; il secondo da 16.000. Non mancano i “Francalettere”. Un 10 centesimi sul suo documento ancora nuovo e perforato erroneamente “18-81” al posto di “8-8” giunge sul mercato a 5.500 euro, sapendo che per il Sassone arriva a 50.000. Tra il 451 e il 473 vengono proposte diverse serie di Repubblica primo periodo, fra cui “Santa Caterina”, “Risorgimento”, “Tabacco” e “Ginnici”, spesso in fogli completi o grossi blocchi. In asta pure i “Diciottenni”, ai lotti 507 e 508: l’azzurro nel cartoncino ufficiale e associato alla lettera dell’allora ministro Paolo Gentiloni parte da 200 euro; la coppia da 400. Inconsueta è una delle proposte del Vaticano: i dodici soggetti della serie “Concilio di Trento” del 1946 nei disegni a carboncino di Corrado Mezzana. È inserita come numero 541 a 2.500 euro.

Campione d’Italia, Cln, Eritrea ed oltre
Il resto del catalogo offre un assortimento variegato, nel quale si fanno notare diverse voci relative a Campione d’Italia (1.012-1.019) e ai Comitati di Liberazione Nazionale (1.020-1.043). Allo stesso importo di 4.000 euro, per dire, partono tre insiemi sovrastampati di altrettante località: il lotto 1.022 di Arona, il 1.035 di Piacenza e il 1036 di Ponte Chiasso. Per il dettaglio, tra le Occupazioni si evidenzia Lubiana (dal lotto 1.073 al 1.085) e, per gli Uffici all’estero, Costantinopoli (1.112-1.120). Articolata è pure la sezione dell’Eritrea (1.131-1.171), dove è presente la proposta 1.132: la prima sovrastampata, quella del 1893, completa e in quartine linguellate e non, ma ben centrate, che inizia a 3.000 euro, all’incirca un decimo del Sassone. Tra i giri coloniali va sottolineato quello, in quartine illinguellate, per Alessandro Manzoni: è il numero 1.252 ed è proposto a 5.000 euro, mentre il catalogo quota l’insieme tra i 30 e i 60.000.  Per le produzioni oltre confine emerge la Francia con diverse proposte, soprattutto di francobolli senza linguella e ormai classici, ma anche con foglietti, carnet e servizi. Una chicca è il 2.081: consiste nelle due serie per i pacchi ferroviari espresse in vecchi franchi, in quartina e con gomma intatta: parte da 5.000 euro, neanche un terzo di quanto dice il mercuriale Céres.

Nove eccezioni a trattativa privata
L’elenco comprende nove reperti eccezionali ancora di Antichi Stati, letteralmente senza prezzo. Nel senso che la vendita avviene a trattativa privata. Si tratta di plichi e frammenti di Lombardo-Veneto, svolazzi di Napoli e documenti di Governo provvisorio delle Romagne. In quest’ultimo settore si notano i tre 20 baiocchi su busta da Bologna per Marsiglia, che il Sassone valuta oltre 112mila euro.

I dettagli operativi
Il catalogo è disponibile gratuitamente, sia nella versione cartacea sia in quella online. La prima può essere richiesta presso gli uffici di via via Santa Margherita 6, 20121 Milano, per telefono (02.805.24.27), fax (02.805.11.86) o e-mail (aste@zanaria.com).
I lotti sono a disposizione per la visione degli interessati presso il negozio dal 26 al 30 aprile negli orari 9.15-12.30 e 14.30-19 (lunedì solo al pomeriggio) e poi nella sede dell’asta dal 3 al 5 maggio, senza interruzione fra le 9.30 e le 19 (il 3 dalle 14.30 ed il 5 sino alle 16.30).
Al costo di aggiudicazione si aggiunge una commissione, comprensiva di imposte, del 20%.